La legislazione nazionale applicabile ai magistrati onorari non è pienamente conforme al diritto del lavoro UE
La Commissione Europea ha deciso di avviare una procedura di infrazione inviando una lettera di costituzione in mora all'Italia in quanto ''la legislazione nazionale applicabile ai magistrati onorari non è pienamente conforme al diritto del lavoro dell'UE''. La Commissione ritiene che la legislazione italiana non rispetti diverse disposizioni dell'accordo quadro allegato alla direttiva 1999/70 CE sul lavoro a tempo determinato;dell'accordo quadro allegato alla direttiva 97/81 CE sul lavoro a tempo parziale;della direttiva 2003/88CE sull'orario di lavoro e della direttiva 92/85 CEE sulle lavoratrici gestanti. Diverse categorie di magistrati onorari, quali GOT, VPO, GDP, non godono dello status di lavoratore in base al diritto nazionale italiano , ma sono considerati volontari che prestano servizi a titolo ''onorario''. Non avendo lo status di lavoratore essi non godono della protezione offerta dal diritto del lavoro UE e risultano penalizzati dal mancato accesso all'indennità in caso di malattia, gravidanza, nonchè da divari retributivi e relativi alle modalità di retribuzione.La nuova normativa adottata dall'Italia nel 2017 non ha ancora fornito soluzioni al riguardo, poichè la Corte di Giustizia UE ha recentemente confermato che tali magistrati dovrebbero avere lo status di lavoratori, la Commissione ha deciso di avviare una procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia inviando una lettera di costituzione in mora.L'Italia dispone di due mesi per adottare le misure necessarie, trascorsi i quali la Commissione potrà decidere di inviare un parere motivato.
fonte AGI Bra

